Le complesse procedure che regolano la distribuzione dei fertilizzanti sui terreni e quali sono gli elementi preziosi che contengono per la vita delle colture. Le operazioni non possono essere effettuate troppo vicini alle abitazioni oppure ai corsi d’acqua, ai fontanili e ai pozzi idropotabili

Da “Punto di Vista” di dicembre 2016

Vellezzo Bellini (PV) – Prima degli spandimenti che avvengono solo nei periodi di pre-semina (primavera o autunno) i terreni devono essere individuati fra quelli ritenuti idonei: a seconda delle disposizioni dei vari comuni, infatti, non possono essere troppo vicini alle abitazioni oppure ai corsi d’acqua, ai fontanili e ai pozzi idropotabili. Una volta individuati, si prelevano dei campioni di suolo che vanno analizzati e successivamente si procedere ad inoltrare la domanda alla provincia di competenza in attesa del relativo nullaosta: quando la provincia ha dato il nullaosta si interpella il Comune che deve essere informato delle operazioni previste. Espletata anche questa procedura, 10 giorni prima e il giorno stesso dello spandimento del digestato si dà comunicazione ai due enti che gli operatori si recheranno nel terreno autorizzato con determinate quantità di prodotto certificate da un formulario (obbligatorio per legge, trattandosi formalmente di “rifiuti”): infine si procederà ad effettuare lo spandimento programmato.

Azoto, fosfato e potassio: c’è un “tesoro” nelle fogne

Conoscendo la popolazione di una città è possibile calcolare la quantità di nutrienti recuperabile dalle fognature per fertilizzare le aree agricole circostanti. Prendendo a riferimento l’Italia, si stima di poter recuperare annualmente per ogni 1000 abitanti collegati con la fognatura circa 1024 kg di azoto, 320 kg di fosforo e 80 kg di potassio. L’impianto “Acqua & Sole”, una volta a regime, produrrà complessivamente 170mila tonnellate di digestato più 4000 tonnellate di solfato ammonico; le quantità di fertilizzanti presenti nel digestato prodotto saranno le seguenti: 2650 tonnellate di urea (un fertilizzante azotato molto utilizzato), 1300 tonnellate di fosfati e 360 tonnellate di sali di potassio.

In allegato un’immagine relativa alla notizia in oggetto.

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Damiano NegriCell. 335 1457216 – E-mail: damiano.negri@gmail.com

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