L’azienda proponente l’impianto in località Brianco, dedicato allo stoccaggio delle coperture in eternit, è impegnata da vent’anni nella produzione agricola sostenibile e nella promozione della biodiversità: nel pacchetto di misure compensative, si conferma il sostegno al Consorzio di Tutela del Riso di Baraggia Biellese e Vercellese mettendo a disposizione 40mila euro da destinare alla promozione del territorio

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Comunicato Stampa – Venerdì 21 settembre 2018

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Vellezzo Bellini (PV) – L’affermazione del comitato “Ambiente è Futuro” pubblicata dal periodico “Eco di Biella” del 20 settembre scorso, secondo cui l’azienda “Acqua & Sole” si sarebbe «espressa più volte contro la DOP risicola», perché «non ha ragione di esistere e di essere valorizzata» è totalmente priva di fondamento e non rispecchia né la filosofia aziendale né tanto meno i fatti concernenti il progetto della discarica di cemento amianto nel comune di Salussola (BI).

E’ netta la posizione dell’azienda di Vellezzo Bellini (PV) che un anno e mezzo fa ha presentato istanza per ottenere l’autorizzazione alla creazione di un sito in frazione Brianco dedicato esclusivamente allo stoccaggio delle coperture in eternit. Ad inizio agosto “Acqua & Sole” ha presentato le ultime integrazioni in risposta alle richieste avanzate dalla Provincia di Biella sul progetto della discarica, riducendone sensibilmente la capacità di stoccaggio e mettendo a disposizione risorse significative per la valorizzazione del territorio e delle sue tipicità.

«Noi non abbiamo mai affermato che non ha ragione di esistere la DOP e men che meno che non debba essere valorizzata. Anzi. Abbiamo detto che l’area specificatamente interessata dal progetto – risultando chiusa fra la strada provinciale e la ferrovia – non si presta in modo efficiente alla coltivazione risicola perché non dispone di sostenibili fonti di approvvigionamento d’acqua per l’irrigazione», spiega l’azienda “Acqua & Sole”, confortata dalla perizia agronomica del prof. Fabrizio Adani del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Milano.

«Infatti l’appezzamento in cui insisterà l’impianto, pur essendo compreso nei 25mila ettari della DOP risicola, negli ultimi anni è rimasto incolto. La possibilità di utilizzare a fini irrigui i ruscelli limitrofi è stata in passato negata dalla Provincia; l’area non è servita dai consorzi locali e la prima falda è ad una profondità di circa 30 metri. Del resto, le altre aree limitrofe egualmente intercluse tra ferrovia e strada provinciale presentano le stesse limitazioni».

Pertanto l’azienda ribadisce che nessuno ha mai posto in discussione l’esistenza e la mission del Consorzio di Tutela del Riso di Baraggia Biellese e Vercellese, «perché è esattamente il contrario. Proprio per valorizzare le tipicità del territorio, tra cui il riso DOP di Baraggia, fra le misure compensative previste nell’ambito del progetto – che sono di pubblica consultazione e contenute all’interno delle integrazioni – oltre ad aver previsto agevolazioni per cittadini e imprese di Salussola e per tutti i fabbricati pubblici ed ecclesiastici del biellese, favorendo la bonifica delle coperture in eternit (ancora molto diffuse anche in tante aziende agricole), abbiamo deciso di mettere a disposizione 10mila euro all’anno per quattro anni da destinare alla promozione del territorio biellese e delle sue peculiarità», continua l’azienda “Acqua & Sole”, convinta che «sia necessario conoscere bene il mercato del prodotto agricolo per fare marketing, investendo risorse in grado di generare un ritorno economico», a tutto vantaggio delle tante imprese agricole di questa prima e unica DOP risicola italiana.

“Acqua & Sole” parla per esperienza: è infatti consociata ad uno dei principali consorzi risicoli privati in Italia, che produce riso convenzionale e riso biologico, certificato GlobalGap e Biodiversity Alliance, e da vent’anni fa della produzione agricola sostenibile, dell’equilibrio ecologico e della promozione della biodiversità il suo punto di forza.

«Visto che l’impianto sorgerà su un terreno inutilizzato, è evidente che non ci sarà alcuna conseguenza negativa sulla produttività risicola locale», conclude l’azienda secondo la quale «un conto è lamentare un danno oggettivo mentre un altro è gestire la percezione del danno: per questo abbiamo scelto di sostenere il territorio mettendolo in condizione di poter attingere a risorse importanti per far conoscere questa eccellenza agroalimentare del Biellese e Vercellese».

In allegato una veduta esterna dell’impianto “Acqua & Sole” di Vellezzo Bellini.

Articolo originario dall’ “Eco di Biella” di giovedì 20 settembre 2018: https://neorisorse.net/wp-content/uploads/2019/05/NRL-2018-09-21-bis-1.pdf.

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